martedì 20 febbraio 2018

Luigi Natoli: Federigo d'Aragona e la pace di Caltabellotta. Tratto da: Mastro Bertuchello.


Dopo tanti insuccessi tra Carlo di Valois e Roberto d’Angiò, si convenne di trattare la pace. Per le trattative corsero alquanti giorni: infine furon conchiuse e giurate a Caltabellotta il 31 agosto 1302.
Con esse si lasciava la Sicilia a Federigo, finchè fosse vissuto, col titolo di re di Trinacria, patto disonorevole: gli si dava in moglie Eleonora figlia del re Carlo d’Angiò; i figli sarebbero stati re di Sardegna e di Cipro: Federigo doveva rendere le terre occupate sulla penisola e Carlo quelle occupate in Sicilia. 
La Sicilia, che dopo venti anni di guerra era esausta, ne giubilò: Bonifazio dovette frenarsi. Promulgata la pace si fecero feste, ed è fama che a un convito, sedendo Nicolò Palizzi fra Roberto e il Valois, e questi avendogli domandato che cosa avrebbe fatto, se l’assedio avesse reso impossibile la difesa di Messina, ebbe risposta: “Messere, consumato l’ultimo boccone di carne di cavallo e di cane, avremmo ucciso le donne, i vecchi, i bambini, e avremmo dato fuoco alla città per morire tra le sue rovine come quelli di Sagunto”. E Carlo a Roberto: “Vedi chi volevamo vincere! Bene è stata la pace!”.


Luigi Natoli: Mastro Bertuchello. 
Pagine 575 - Prezzo di copertina € 22,00
Disponibile in libreria e in tutti i siti di vendita online. 
Sconto del 20% se acquistato dal catalogo prodotti della casa editrice al sito www.ibuonicuginieditori.it 

Nessun commento:

Posta un commento

Luigi Natoli: Il caso di Sciacca. Tratto da: La Baronessa di Carini e altri racconti con fatti di sangue.

Caso orrendo che lasciò, come il Vespro, memoria durevole nella tradizione popolare, avvenne per la inimicizia di due famiglie potenti...