martedì 13 marzo 2018

Luigi Natoli: La vendetta. Tratto da: I Santapau.


Il nuovo vicerè, don Ferrante de Acugna era uomo giusto e severo esecutor di giustizia. Quando seppe gli orribili delitti commessi da Antonio Barresi, che abusava delle prerogative baronali, lo privò nell’esercizio del mero e misto impero, e gli ingiunse di scolparsi. 
Don Antonio però non si mosse dal Castello fino a quando non seppe che il Vicerè compieva un giro per le città dell’isola, e giungerebbe in breve a Castrogiovanni. 
Allora radunò tutti i vassalli, i cavalieri, gli aderenti della famiglia, per andare incontro a don Ferrante, cercando di ottenere così, con la manifestazione del suo rispetto, il condono della pena. E perché il suo incontro riuscisse più solenne, mandò pei fratelli, graziandoli, e invitandoli ad accompagnarlo. Voleva così mascherare il suo assassinio, vestendolo delle apparenze di un solenne atto di giustizia, obbedendo in questo a un segreto bisogno di ingannare. 
Ah, quante volte, nelle notti insonni, egli vedeva il fantasma di donna Aldonza, prima tutta bianca nella luce lunare, poi avvolta nel lenzuolo mortuario, con un aspetto spaventevole! Sorgeva talvolta dalla fossa, rizzandosi sull’erba, nella notte profonda, mostrando un cerchio livido intorno al collo bianco come un giglio; e mormorava – Innocente!... – null’altro che questa parola; ma le sillabe cadevano a una a una come stille di fuoco, che si moltiplicavano maravigliosamente e lo bruciavano. L’altro non gli suscitava rimorsi: non aveva egli, sulla torre, pronunziato quelle parole empie? Era dunque colpevole, aveva offeso con l’intenzione il signor suo; meritava la morte; ma pure un ululo di dolore risonava talvolta nell’anima sua; l’ululo della madre al conspetto del figliol suo orridamente morto. 
Il giorno stesso che Antonio Barresi convocava i suoi vassalli per onorare don Ferrante de Acugna, Ugo di Santapau nel castello di Licodia chiamò i suoi figli Fedro e Gualcerando, e disse: 
- È l’ora.
E i due giovanotti, staccate le armi, e baciata la mano del vecchio genitore, montarono a cavallo e partirono. Gualcerando aveva diciotto anni, Fedro venti; erano belli e fieri, i capelli bruni ondeggiavan di sotto l’elmetto sulla gorgiera di acciaio brunito, e gli occhi splendevano di speranza, di audacia, di giovanile ferocia....



Luigi Natoli: I Santapau. 
Fa parte di: La baronessa di Carini e altri racconti con fatti di sangue. 
Pagine 310 - Prezzo di copertina € 21,00
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